Alice Parma (Pd): “In Regione al lavoro per garantire appieno il diritto alla casa”
19 aprile 2025

“La casa non è una merce qualunque, è il luogo in cui si costruiscono relazioni, si cresce, si sogna, si invecchia. E oggi, troppo spesso, il diritto all’abitare viene subordinato alle regole del mercato, lasciando indietro chi ha meno risorse o meno tutele”. Inizia così la riflessione della consigliera dem Alice Parma, che riporta l’attenzione su una questione che colpisce ogni giorno le comunità italiane e emiliano-romagnole. “Come Partito Democratico e come consigliera regionale, credo che questo sia il tempo di un’assunzione di responsabilità concreta, come previsto dalle linee di mandato di questa legislatura regionale. Nei prossimi mesi ci occuperemo di una casa dove abitare, dove studiare, dove lavorare e dove passare le vacanze: questo equilibrio in una provincia come quella di Rimini è fondamentale per garantire lo sviluppo di tutte le sue potenzialità. Le idee ci sono, a cominciare da una nuova legge dell’Emilia-Romagna sul diritto alla casa e dalla volontà di gestire il tema complesso degli affitti brevi. L’edilizia pubblica e sociale va rilanciata, non solo mantenuta. Vanno sostenuti gli enti locali che lavorano sul territorio e vanno creati strumenti agili per contrastare il caro-affitti e incentivare l’accesso alla prima casa, soprattutto per i giovani. Quello della casa è un tema che sta molto a cuore alla mia generazione. Parliamo di un diritto fondamentale che dobbiamo garantire a tutte le persone, soprattutto agli studenti, alle famiglie più vulnerabili e ai lavoratori e alle lavoratrici che faticano a trovare un’abitazione dignitosa. I prezzi sono alle stelle, vivere nelle nostre città, spesso soprattutto in quelle universitarie o quelle vicine ai poli industriali, di commercio e lavoro, è diventato inaccessibile per tanti, per troppi. Torno sulle idee concrete per superare questa barriera: oltre all’edilizia sociale ed al rafforzamento degli strumenti urbanistici dei Comuni ,lavorando anche su una legge per gli affitti brevi, dobbiamo rilanciare le aree interne attraverso incentivi per chi vuole trasferirsi e vivere in Appennino o nell’entroterra per farlo a pieno serve garantire servizi di sanità scuola e mobilità . E poi lavorare ad un nuovo Patto per la Casa, che non è solo un bene materiale, ma un diritto che riguarda la dignità delle persone. È davvero un discorso di dignità e di emancipazione, e l’Emilia-Romagna sarà sempre la terra dove la libertà di realizzarsi e di sentirsi al sicuro nel farlo sarà garantita”.